Pareva scomparire sotto l’incalzare del piccone demolitore il vecchio cinema Eliseo, poi Ambasciatori , che sorgeva in via Orefici ad un passo dal mitico Bar Otello .
L’antica sala cinematografica sorta nei primi decenni del dopoguerra , ebbe una certa notorietà anche per un caso “politico” che sollevò ondate di chiacchiere in tutta Bologna
Non ricordo la testata giornalistica , ma sono sicuro che un giornale milanese imboccato da chi non si sa , un bel giorno venne fuori con la notizia che il nuovo cinema Eliseo in via Orefici faceva parte di una società immobiliare che aveva per socio il sindaco Giuseppe Dozza.
La notizia scatenò un finimondo e giunse persino sui banchi del Consiglio Comunale Dove si spense immediatamente nonostante una minoranza molto agguerrita e dalla lingua tagliente , capitana da un consigliere che non perdeva un colpo per puntare il dito contro la maggioranza guidata appunto dal Sindaco .
Questo consigliere era un uomo di una dialettica formidabile e si chiamava Ettore Tuffoletto . In consiglio Comunale quando chiedeva la parola e si alzava dallo scranno, in calava un silenzio di tomba .
Quando scoppiò la bomba che metteva in discussione la rettitudine e l’onestà del buon Dozza, nè Tuffoletto nè la maggioranza dei vecchi senatori della corrente democristiana bolognese alimentarono queste illazioni, invece cavalcate con forza da alcuni organi di informazione anche al di fuori dalle mura della vecchia Bologna tanto che il sindaco Dozza a queste voci nate per diffamare la sua declamata onestà , rispose con querele a destra e manca .
Per tornare al vecchio cinema Eliseo, fuori da tutte le querelle politiche , c’è da dire che era un cinema molto bello e accogliente .
Con la sua vasta sala che copriva tutto il tratto che partiva da via Orefici e raggiungeva la stradina di via del Mercato di mezzo, arricchiva in sfarzo e bellezza la ricezione delle sale cinematografiche bolognesi dopo la chiusura del vecchio Savoia ubicato in via Rizzoli , tanto che il giorno dell’inaugurazione la coda degli spettatori arrivò fino a metà strada
. Nel tempo il cinema Eliseo marcò il passo . La proprietà dell’immobile che, credo , non ne sono sicuro, fosse di proprietà dell’amministrazione ospedaliera , più volte espresse il desiderio di un cambiamento di gestione . Infatti la vecchia dizione da Eliseo divenne Ambasciatori e sempre seguendo un percorso in discesa , per un lungo periodo la vecchia sala divenne un cinema a luci rosse .
L’Eliseo, poi Ambasciatori per anni chiuse gli storici battenti nobilitati, nei giorni invernali dalla vecchia e cara figura di don Marella che si accucciava negli angoli privi di spifferi del portone del vecchio cinema quando la temperatura era particolarmente rigida .
A ricordare i fasti del lussuoso ritrovo rimase per anni soltanto la dicitura in alto sulla parete , quella iniziale di “Cinema Eliseo” , rinata a nuova vita ai giorni nostri con le mura della la antica sala cinematografica ora adibite a libreria..